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domenica 27 novembre 2016

LA MOSTRA DELL' OPERA DI EGO E DADA BIANCHI A PALAZZO SAMONE DI CUNEO

 
         Fare di Ego Bianchi una icona del mondo cattolico cuneese è stata una operazione riuscitissima ma per me discutibile e sospetta .  Dopo un lungo silenzio che ha inizio dalla morte della moglie Dada, è in corso una renaissance di Ego Bianchi.  Una mostra a Mondovì, due a Cuneo, tutte curate da E. Perotto insegnante del Liceo artistico E. Bianchi e diventato il suo massimo esperto anche perché ha curato oltre i cataloghi delle mostre (bellissimo quello della Galleria Skema5) la pubblicazione (voluta dall’appassionato d’arte Arese) del  famoso diario artistico di Ego, etc. 
  Ma - pura novità - di carattere che direi artistico-ideologico è stata una mostra riuscitissima e frequentatissima  a Palazzo Samone ispirata dal carteggio Ego-Dada pubblicato dalla prof.ssa Marita Rosa e fortemente sostenuta dal settimanale diocesano LA GUIDA. Sono andati a scovare un lontano parente di Ego e l'hanno portato a inaugurare la mostra. Vedi il caso era Enzo Bianchi l'abate del Monastero di Bose predicatore e giornalista cattolico indefesso. Ecco il motivo del mio sospetto: non è che il locale mondo cattolico vuole mettere le mani anche sull'attività dell'arte laica locale. Che si faccia un museo diocesano finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che si ricuperi una ex chiesa come S.Francesco, monumento bellissimo della storia di Cuneo, mi sta bene. Non mi sta bene che nel bellissimo storico spazio dell'ex chiesa sia stato posto, incombente e condizionante l'uso un enorme crocefisso moderno).  Mi insospettisce quindi  l'attenzione a pittori e scultori di Cuneo e provincia che dedica loro la Guida (cioè il portavoce ufficiale del mondo cattolico cuneese ) organizzando - proprio in S. Francesco - prima una grandiosa mostra di beneficenza con un seguito di pubblicazioni delle  biografie degli artisti esposti e benefacenti, ed ora progettado altre mostre del genere in tutta la provincia. 
Perché? Siamo tornati ai papi e cardinali protettori delle arti ? Per ora mi interrogo su questi fatti perlomeno sospetti,  e temo che il fenomeno di questa "arte" ingaggiata  dalla intellighenzia cattolica locale rivelerà quanto prima la sua natura inclusiva . Vorrei essere smentito, ma....  Sui fischi concludo:                                                                  SULLA MOSTRA FISCHIO  SI  8 VOLTE

                                                     ANTONIO SARTORIS                                                           

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